
A volte non so esprimermi
"Ti vorrei amare ma sbagli(o) sempre". Brividi, quelli di Gaston per una giornata da Pereiro. Talento, follia e qualità che vanno amate e apprezzate perché escono fuori così, quando neanche te le aspetti, quando ci speri di meno. Gaston Pereiro arriva il 31 Gennaio 2020 a Cagliari, dopo la prima parte di stagione da Champions e l'ultimo mese da altra metà della medaglia con Maran. Giunto in Sardegna come un occasione da sfruttare grazie al suo contratto in scadenza, non riesce quasi mai ad esprimersi. A volte però, ci lascia così, di stucco.
Perché quell'uruguagio con la 20 che speravamo ricalcasse le orme di due semplici giocatorini, Fabian O'Neill e Enzo Francescoli, non sarà mai nessuno dei due, ma ha le sue qualità che non hanno bisogno di una musa ispiratrice. Non si faccia l'errore, adesso, di aspettarsi troppo, di ributtarlo in panchina o di puntargli il dito alla prima partita sbagliata. Andava atteso prima, va atteso ancora, perché tanto arriva. L'età è dalla sua, gli anni sono ancora 26, il tempo c'è tutto. Perché sarà ancora quel mancino a giro contro il Parma, quel gol al 93esimo sotto la Nord, o quella doppietta resa tanto semplice malgrado non lo fosse, nell'anniversario degli Sconvolts venuti a Bergamo. Perché è Gaston Pereiro, perché a volte non sa esprimersi, ma a volte mi vengono i brividi.
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